mercoledì 18 giugno 2008

Katori: Metodologia del Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu Hatakeyama Ha.


La metodica progressione delle forme codificate, che convergono in sequenze modiche sempre più complesse, è complementare alla comprensione della vera natura degli obbiettivi celati nelle strategie di combattimento ideate da Sensei Ienao.
Al di là delle forme, i Kamae e i Bunkai offrono infinite concatenazioni al Bushi.
Le forme codificate prevedono differenti “ruoli”, che il praticante impara a gestire in modo equo.
L’interazione tra Uke e Tori avviene in modo fluido attraverso controffensive, punti di impatto, entrate, bordate e deflessioni della lama.
Inoltre, il Bokken utilizzato non è comune, ma ha peso e bilanciatura specifica, oltre che dimensioni e forma atta allo scopo effettivo di tradurre poi in movimenti con uno Shinken.
Le tempistiche strategiche e le distanze, cambieranno a seconda dell’arma studiata, le modifiche sui Kamae avvengono in maniera graduale per gestire al meglio lo scontro con il vasto arsenale offerto dalla scuola.
Le armi tradizionali della scuola rendono il programma di studio molto esteso.
L’utilizzo della Katana assume un ruolo più di spessore rispetto ad altre specializzazzioni di settore, il programma strutturale è lo stesso che veniva affrontato anche nel XV° secolo, con cui venivano addestrati i Guerrieri Samurai che scendevano in campo di battaglia in assetto da guerra.
L’apprendimento è strutturalmente rapido ed efficace,
grazie al suo sentiero completamente codificato.

Nessun commento: