La Tennen Rishin Ryū è una scuola antica codificata da Kondō Kuranosuke Nagahiro, durante l'Era Kansei. Tra le arti che lo studio della Scuola contempla, il kenjutsu è sicuramente quella che costituisce la parte più sostanziosa della stessa. La Tennen Rishin Ryū divenne celebre, ad Edo, con il Sōke di 3ª generazione, Kondō Shūsuke, il cui dōjō di nome Shieikan si trovava ad Ichigaya Yanagichō; qui si allenarono molti dei più forti spadaccini del Bakumatsu, primo fra tutti lo stesso figlio di Kondō Shūsuke, Kondō Isamu. Fu proprio con quest'ultimo che la Scuola acquisì fama in tutto il Giappone. Egli, dopo aver ereditato il titolo di Caposcuola, divenne comandante della Shinsengumi, uno speciale corpo di polizia istituito dal Bakufu che operò a Kyōto, il cui compito era quello di proteggere la città dal clima di estrema violenza che si era venuto a creare in quegli anni. Molti dei membri che crearono la Shinsengumi erano praticanti della Tennen Rishin Ryū, dunque compagni d'allenamento dello stesso Kondō Isamu. Non a caso la Scuola venne denominata “Makoto no Ken”, ossia “la spada della sincerità”; l’ideogramma makoto, appunto, è l’emblema stesso della Shinsengumi, i cui uomini sono considerati eroi per essere stati i protettori di Kyōto. In occidente, il binomio Shinsengumi-Tennen Rishin Ryū ha originato la falsa credenza secondo cui la Shinsengumi adottò come Scuola di spada quella di Tennen Rishin poiché essa prevedeva nel proprio curriculum delle tecniche studiate per il combattimento di gruppo. La Tennen Rishin Ryū, come tutte le altre scuole tradizionali, insegna a fronteggiare uno o più avversari, ma sempre combattendo da soli senza l'ausilio di altre persone; dal Kirigami al Menkyo non vi è nessuna tecnica che debba essere eseguita insieme ad un proprio compagno. Il legame tra la Tennen Rishin Ryū e la Shinsengumi è puramente casuale in quanto il corpo di polizia nacque oltre settanta anni dopo la codificazione della Scuola, la quale venne adottata come sistema di combattimento non per particolari esigenze ma soltanto perché Kondō Isamu divenne comandante della Shinsengumi.
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